Le stelle cadenti, i sogni di una notte di mezza estate. La giornata che chiude un ciclo, le vacanze che volgono alla conclusione, gli amori estivi che lentamente si dissolvono. Questo è ferragosto: parola dura e legata alla canicola di un giorno dove ormai tutto volge alla fine. Si ritorna lentamente al lavoro, cominciano le prime piogge, i candelieri sono scesi, i fuochi d’artificio consumati. Eppure, nell’Ohio, negli Stati Uniti d’America, il 15 agosto 1977 accadde qualcosa di veramente strano. Forse la giornata lenta e silenziosa, forse la voglia di smettere subito a tutti i costi il proprio turno, forse quel lavoro sempre uguale e solitario: il nostro tecnico in servizio somigliava al tenente Drogo nella fortezza che aspettava, da sempre, i famigerati tartari. Quel giorno, il 15 agosto 1977 Steve riceve un forte segnale dallo spazio. Un rumore intenso. Qualcuno pareva volesse raccontare qualcosa. Chi? Probabilmente i tartari avrebbe detto Drogo. Sicuramente un’intelligenza extraterrestre, pensa invece Steve. Quel segnale viene denominato “Wow signal”, quasi a voler sottolineare la spettacolarità della cosa. Poi, più niente. Nessuno aggiungerà nulla a questo episodio. Un po’ come quel puntino nero che si vedeva dalla ridotta della fortezza: davanti al deserto dei tartari. Tutti pensavano al nemico. In realtà era un cavallo. Probabilmente era il giorno, le stelle cadenti, la faradda e le vacanze, ma l’extraterrestre è rimasto un’entità dentro la nostra fantasia.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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