La prima volta che vidi “Fantasia” di Walt Disney fu al matinée della domenica. La sala, come al solito, era piena fino all’inverosimile di marmocchi fuori controllo giunti fin lì con l’unico scopo di fare casino. Cartoni animati o no, l’importante era ridere e divertirsi.
Non ricordo che anno fosse. Diciamo verso la metà degli anni Settanta. Finito il supplizio della messa mattutina obbligatoria, il cinema rappresentava una sorta di ricompensa. Stuoli di bambini con il vestito della domenica, reduci dalle rispettive parrocchie, si riversavano come cavallette assatanate verso la biglietteria, nel tentativo di accaparrarsi i posti migliori. Da evitare assolutamente le primissime e le ultimissime file e, soprattutto, quelle sotto la prima fila della galleria, da cui veniva lanciato ogni genere di rifiuto.
Quella domenica, dunque, era in programma ”Fantasia”. Per la maggior parte dei mocciosi presenti, me compreso, si trattava di un normale cartone animato con Topolino protagonista. Così, quando si spensero le luci e gli schiamazzi pre-proiezione lasciarono il posto alle consuete urla di entusiasmo, tutti eravamo pronti all’apparizione dei vari Pluto, Pippo, Gambadilegno e io speravo ci fosse pure il mio beniamino, Paolino Paperino.
Dallo schermo, anziché la solita avventura del topo, cominciarono a sgorgare immagini astratte e musica classica. Nel disorientamento generale, si sentivano voci sussurrare “tra poco inizia”, “aspe’ che ora esce Topolino” e via dicendo. Dopo venti minuti di musica classica, l’audience cominciò a distrarsi. Dopo mezzora, la situazione prese a precipitare. Dalla galleria iniziò un sistematico lancio di schifezze verso il piano di sotto, seguito da risate, urla e schiamazzi. In poco tempo, tutti ma proprio tutti facevano altro che guardare il fim. Intorno al 40’ del primo tempo, la sala era una bolgia di bambini scatenati e vocianti mentre “Fantasia” continuava a propinare musica classica nell’indifferenza generale. Vista la mala parata, la proiezione fu interrotta alla fine del primo tempo per problemi di ordine pubblico e la sala fu fatta evacuare.
“Fantasia”, il capolavoro di Walt Disney, non era un film da matinée. E forse non era nemmeno un film per bambini. Uscito per la prima volta negli anni Quaranta, non riscosse un gran successo al botteghino. Fu riscoperto e riproposto più volte nel corso dei decenni. I bambini dovrebbero guardarlo con occhi di adulto, gli adulti con occhi di bambino. Solo così, credo, se ne può capire la grandezza.
Mi dispiace, ma io so’ io e voi non siete un…. (di Giampaolo Cassitta)
Cutolo e l’Asinara (di Giampaolo Cassitta)
Mi ami? Fammi un riassunto. (di Giampaolo Cassitta)
Cari radical-chic guardate Sanremo e non fate finta di leggere Joyce. (di Giampaolo Cassitta)
Sanremo, Italia.
La mia ora di libertà (di Giampaolo Cassitta)
A vent’anni si è stupidi davvero. A 80 no. (di giampaolo Cassitta)
La musica ai tempi del corona virus: innocenti evasioni per l’anno che verrà. (di Giampaolo Cassitta)
Capri d’agosto (di Roberta Pietrasanta)
Il caporalato, il caporale e i protettori (di Mimmia Fresu)
Marshmallow alla dopamina (di Rossella Dettori)
377 paesi vivibili (di Roberto Virdis)
Per i capelli che portiam (di Mimmia Fresu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 17.662 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design