Nelson Mandela è la parte più bella di ogni uomo, la forza e il coraggio delle idee, la speranza di una libertà. Cominciò da giovane a ribellarsi. Lo fece per amore. Non gli andava, nella maniera più assoluta, sposarsi con una donna scelta dal capo tribù. Per lui era una tradizione intollerabile. E fuggì verso quella libertà assoluta. Era un brutto clima quando Nelson cominciò a comprendere le differenze della pelle. Ai suoi tempi, nel 1940, ai “neri” erano negati i diritti politici, sociali e civili. Sembra una storia quasi non vera che, però, ritorna. I rigurgiti razzisti, l’intolleranza razziale, nonostante Mandela, è ancora viva, oggi. Nella sua lavagna c’era solo una grande parola: libertà. Fu arrestato, accusato di sabotaggio e tradimento, in seguito a informazione fornite dalla CIA, giusto per ricordare quanto siano democratici gli americani. Il 12 giugno del 1964 fu condannato all’ergastolo. Abbassare la serranda alla vita, alla lotta, alla giustizia. Cominciammo, dalle nostre parti, a conoscere una strana parola: “apartheid” che significa letteralmente “separazione”: i bianchi non sono neri e neppure gialli o verdi. I bianchi sono bianchi e il sangue, quella cosa densa che scorre identica nelle vene, non c’entra nulla. Fu un cammino lunghissimo e Nelson Mandela fu liberato l’11 febbraio del 1990. La cosa più bella che ricordo di lui è la voglia di riconciliazione e pacificazione. Il suo sangue pulsò con bellezza, con forza e coraggio. Non vi è mai nessuna strada facile per la libertà ed è vero che, come diceva Mandela che “solo gli uomini liberi possono negoziare. I prigionieri non possono avere contatti”. Sono giorni bui questi che viviamo. Giorni in cui dividiamo la lavagna delle nostre opportunità in bianchi e neri o, addirittura bianchi e altri. Ci sono persone convinte che sulla terra abbiano il diritto di calpestare quello che credono e possono, dunque, permettersi di credere di essere gli eletti di una razza superiore. Poi, non riescono neppure ad esprimersi in un linguaggio perlomeno normale. A loro, ai razzisti di ogni latitudine ricordo la bellissima frase di Nelson Mandela: “Non si può trovare passione nel vivere in modo mediocre. Non accontentatevi di una vita che è merito di quello che siete capaci di vivere”. Nelson Mandela è la parte più bella di ogni uomo. Tranne quelli mediocri. E razzisti.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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