“Quando non c’era Google, chiedevamo a Brigaglia”. Così iniziò l’orazione funebre Francesco Soddu, uno degli allievi del Professore, in quel giorno sassarese della scorsa primavera. Oggi Manlio Brigaglia avrebbe compiuto novant’anni. Ogni giorno che passa, la sua assenza si fa sempre più presente: la sua Memoria, la sua capacità di mettere in relazione gli elementi e il suo umorismo sono – ci vuole il presente – gli unici antidoti efficaci per sconfiggere chi ritiene tempo perso l’Istruzione, la Scuola e la volontà di cercare di essere migliori dedicando del tempo ad imparare, a leggere il mondo. Per sconfiggere chi punta a farci dimenticare. Manlio Brigaglia ha vissuto pienamente questi tumultuosi decenni di rivoluzione. Nato nell’anno della grande crisi finanziaria di Wall Street e mentre le camicie nere dettavano legge in Italia, quando ancora le strade erano polverose e le auto un privilegio di pochi, invecchiato senza timore del nuovo ai tempi di internet e dei social network. Con me, ad esempio, comunicava principalmente via email, usando gli stringati codici linguistici del tempo virtuale. Però io lo ricordo sempre come l’unico professore universitario con cui, dandogli del Voi, potessi parlare in gallurese e scambiare pettegolezzi sulla nostra terra. Brigaglia ha registrato, documentato e analizzato novant’anni di storia, con l’acume intellettuale di uno storico della massima statura e la penna brillante di un giornalista di razza. Speriamo di non dimenticarci di lui e della sua Memoria. (Il 19 gennaio, alle Cantine Surrau di Arzachena, amici e allievi lo ricorderanno in una giornata di studi a lui dedicata. Inizio alle 10.30).
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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