Ho vissuto in maniera indiretta il clima di Piazza Fontana. Ero a Cagliari, studente, dove si teneva un processo “politico” per i cosiddetti fatti del Mediterraneo, l’albergo che era stato a lungo occupato per il licenziamento di un dipendente rappresentante sindacale – gallurese – dei lavoratori. Per il giorno 13 Dicembre era stata fissata la sentenza nei confronti di dodici studenti accusati dell’ occupazione e, per due di loro (Luigi Cogodi e Pasqualino Cherchi), di istigazione verso militari alla disobbedienza, reato gravissimo. Dopo un dibattimento che ha visto sfilare decine di testimoni – gran parte studenti – e gli interventi dei migliori avvocati sardi (Luigi Concas, Tonino Bellu, Giovanni Battista Melis) e del Continente si è arrivati alla fatidica data proprio l’indomani della strage di Piazza Fontana. Il clima quel pomeriggio era di terrore. Venne ammesso un numero limitato di “spettatori”, dopo averci perquisito da capo a piedi e registrato i documenti con un rapido ma invadente interrogatorio entrammo nell’aula del processo dove si respirava un ambiente che definire teso è più che eufemistico, visto che era in corso la caccia all’anarchico e a tutto ciò che puzzava di sinistra: il bombarolo era per tutti il povero Valpreda per cui l’odio delle piazze verso i movimenti vari della sinistra era diffuso dappertutto. La Corte, presieduta da un giudice esemplare di grande personalità – Raimondo Pili – ebbe un comportamento esemplare: assoluzione per il reato di occupazione, lieve condanna per i due politici. Nonostante i controlli delle forze dell’ordine scoppiò un fragoroso applauso liberatorio, che il Presidente non interruppe: capì che era anche per lui, per il fatto che si sottrasse, pur in quel terribile clima, alla caccia in corso e all’umore che era stato creato artificiosamente.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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