Il 7 ottobre 1985 un gruppo di militanti dell’organizzazione del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, noto sin dalla fine degli anni ’60 per i dirottamenti aerei compiuti per attirare l’attenzione internazionale sulla causa palestinese, sequestra la nave da crociera italiana Achille Lauro al largo delle coste egiziane. Il FPLP chiede la liberazione di cinquanta detenuti palestinesi dalle carceri israeliane. La minaccia è quella di far saltare in aria la nave, poi di uccidere un ostaggio ogni tre minuti. Ma è nella notte dell’11 Ottobre che le trattative intercorse nei giorni precedenti e che avevano coinvolto governo italiano, Gran Bretagna, Stati Uniti e il leader dell’OLP Yasser Arafat sfociano nel rifiuto del presidente del consiglio Bettino Craxi di consegnare i terroristi che si trovano su un aereo dell’aviazione egiziana, mezzo che dovrebbe assicurare la via di fuga in Tunisia ai membri del Fronte. Ronald Reagan non intende sacrificare l’alleanza che lo lega ad Israele (l’unica vittima dell’Achille Lauro è un cittadino ebreo statunitense): l’aereo è costretto dai caccia americani ad atterrare nella base Usa di Sigonella, in Sicilia. I carabinieri e gli uomini dell’aeronautica militare avranno, alla fine, la meglio su quelli della Delta Force. CRAXI BEFFA REAGAN, titola Repubblica il giorno seguente. Nella ricerca di fonti alternative, la versione inglese di Wikipedia scrive: “il decisionismo di Craxi possono avere avuto un peso rilevante in questa risoluzione”. Tuttavia, nelle righe precedenti si legge anche di un primo atteggiamento accondiscendente verso le pretese statunitensi. Nel 2010 un documento americano fino ad allora rimasto segreto rivela un’altra verità, decisamente amara per i filo craxiani: solo cinque mesi dopo Craxi sventola pubblicamente la bandiera della sovranità nazionale contro l’attacco Usa a Gheddafi, ma, segretamente, in quello che sembra un Sigonella II, offre la base siciliana agli Usa per attaccare la Libia. Eppure questa rivelazione non pare avere scardinato di molto l’immagine di che il leader socialista si guadagnò in relazione a questo avvenimento. Digitando semplicemente “crisi Sigonella” sul web si passa dal puro, classico antiamericanismo al mito dell’uomo forte de La notte di Sigonella e le palle di Craxi. Commenti tiepidi se raffrontati a quelli delle tendenze più recenti, quelle complottiste: Mani Pulite è stata una montatura per far fuori l’unico rappresentante dell’orgoglio nazionale! Ipotesi, quest’ultima, capace di rendere digeribile l’immagine dell’italiano orfano del leader risoluto, intento mestamente a rimembrare il cielo notturno di Sigonella e a misurare palle anziché contare stelle.
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Elio e le storie disattese (di Francesco Giorgioni)
Un rider non si guarda in faccia (di Cosimo Filigheddu)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Ciao a Franco dei “ricchi e poveri”. (di Giampaolo Cassitta)
La musica che gira intorno all’Ucraina. (di Giampaolo Cassitta)
22 aprile 1945: nasce Demetrio Stratos: la voce dell’anima. (di Giampaolo Cassitta)
Ha vinto la musica (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 18.020 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design