Non si era mai visto. Forse neppure pensato. Era il mestiere più sicuro del mondo e durava tutta la vita. Benedetto XVI l’11 febbraio del 2013 distrusse in un attimo uno dei proverbi più chiari e più certi da centinaia di anni: “Morto un Papa se ne fa un altro”. Ed invece. Lui, nel mentre, diventato papa emerito (altra locuzione coniata per la prima volta) ha lasciato il posto come se fosse davvero normale al Cardinal Bergoglio che diventerà Francesco e proverà, con quel nome, a costruire un nuovo capitolo per la chiesa cattolica. Ci fu un sussulto enorme su quelle dimissioni raccontate in latino, tra l’incenso e l’incomprensione in un momento molto complesso per la chiesa. Ancora oggi, io credo, nessuno ha ben capito quel gesto. A dire il vero neppure io. Un po’ perché suonava antistorico, contro la tradizione e un po’ sembrava come voler fuggire da qualcosa. Poi, ho subito pensato a Nanni Moretti e al suo film Habemus Papam e ho ritenuto che fosse solo una coincidenza. Non ho poi ben capito, sinora, che papa è stato il cardinal Ratzinger, che alla morte del papa polacco era considerato un predestinato. Non l’ho capito perché non ho troppo chiaro il disegno di un Dio che è sembrato nel 2005 -anno della sua elezione – piuttosto distratto o comunque molto poco attento ai disegni degli uomini. La domanda che mi pongo è però un’altra: ma se Benedetto XVI non avesse abdicato, non avesse abbandonato il ministero papale sarebbe ancora al governo e probabilmente alla sua morte Francesco non poteva diventare Papa per raggiunti limiti d’età. Insomma, il tedesco mi risulta quasi simpatico perché grazie a lui ci siamo ritrovati Bergoglio. Un bel disegno con dei colori forti e più decisi. Sicuramente.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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