Il 1 giugno del 1958 il Parlamento francese vota la fiducia a Charles de Gaulle, chiamato dal presidente Coty alla Presidenza del Consiglio. Il vecchio generale, ormai 68 enne e lontano da tempo dalla politica attiva, si conferma l’unico vero Uomo-Stato, la figura più carismatica di cui la Francia possa disporre per uscire da momenti di crisi. E il 1958, per la Francia, è un anno di profonda difficoltà: l’insofferenza delle Province disgrega l’impero, in particolare quella organizzata in forma di rivolta indipendentista in Algeria e capeggiata dal generale Salan. De Gaulle proprio in Algeria aveva organizzato la seconda parte della resistenza francese al regime di Vichy, dopo i primi anni da rifugiato a Londra, contrassegnati dagli appelli alla resistenza inviati via radio ai suoi connazionali. De Gaulle si conferma ancora una volta la carta vincente. Neutralizza la rivolta algerina e i colonnelli di Salan, ottiene pieni poteri e una Costituzione che riconosce amplissime libertà al capo del governo. Nasce così, dalla sua volontà, la Quinta Repubblica francese. Arrogante, autoritario, colto, innamorato della sua Francia come nessun altro, militare per vocazione, Charles de Gaulle combatté in entrambe le guerre, finendo prigioniero dei tedeschi nel primo conflitto e scegliendo l’esilio nel secondo, destinatario di una condanna a morte in contumacia emessa dal governo di Petain. Sei mesi dopo, nel dicembre del 1958, De Gaulle sarebbe diventato Presidente della Repubblica, carica ceduta nel 1969, un anno prima della sua morte. De Gaulle resta una delle figure più alte della storia francese. E non solo per i 196 centimetri di statura fisica.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo e-book "Cosa conta".
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